giovedì 27 dicembre 2007

El perseguidor



Stralcio d'intervista a Julio Cortázar dal programma “A Fondo”
trasmesso nel 1977 dall'emittente televisiva spagnola TVE


Sabato 19 gennaio 2008, presso il teatro G.B. Pergolesi di Jesi, si terrà lo spettacolo intitolato “IL PERSECUTORE - In memoria di Charlie Parker” con Massimo Propolizio (voce recitante) Enrico Rava (tromba) e Andrea Pozza (pianoforte). La pièce è tratta dall'omonimo racconto di Julio Cortázar.


Note allo spettacolo

«Una serata che si prefigge di offrire la magia dell'incontro tra la letteratura e la musica. Un evento che ha come protagonisti un grande attore e un grande jazzista per ricreare l'atmosfera evocata da pagine straordinarie su di un personaggio altrettanto straordinario e mitico come Charlie Parker. Il rapporto tra la lettura attoriale e la lettura musicale per arrivare all'esecuzione di una partitura che esprima al suo meglio le possibilità e i sottotesti nascosti nell'opera letteraria. Quanto al controllo dei tempi Cortázar, melomane amante del jazz, è di un rigore assoluto attribuendo alla ritmica della prosa una parte fondamentale della sua narrazione. Ed in questo caso in particolare la scrittura è sviluppata e costruita come i ritmi del jazz.

«Omaggio al mondo del jazz e alle sue ossessioni creative “IL PERSECUTORE” non è soltanto un racconto biografico ma interrogazione in forma narrativa sull'irriducibile alterità del genio artistico. Cortázar racconta di aver cercato a lungo il protagonista di questa long short-story e di averlo riconosciuto, alla fine, nel profilo biografico di Charlie Parker: “Un individuo che, pur dotato di enorme intuizione, sia molto ignorante, molto primitivo. Un personaggio che non pensi. Un uomo che non abbia pensieri, ma solo sensazioni, che, nella sua musica, nei suoi amori, nei suoi vizi, nella sua infelicità, sempre e dovunque, non agisca che al livello delle sensazioni”.


«La figura tragica in “The Bird” è ombra ad uno dei molti volti di Cortázar, la cui opera trova in questo racconto un momento di svolta dalla rarefazione delle atmosfere fantastiche, al confronto "esistenziale" con l'altro, che sempre e comunque, è il simile».

Ufficio Stampa del XLI Festival Teatrale di Borgio Verezzi


fondazione pergolesi spontini


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